Android 15 e Wear OS 5 aumenteranno l’autonomia dei dispositivi

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Con l’arrivo di Android 15, gli utenti potranno aspettarsi significative riorganizzazioni del design e nuove funzionalità, come la Vibrazione Adattiva introdotta nella beta 2. Alcune di queste novità saranno immediatamente visibili, mentre altre emergeranno solo dopo un periodo di utilizzo, contribuendo a migliorare complessivamente l’esperienza d’uso. Durante l’I/O 2024 della settimana scorsa, Google ha illustrato le innovazioni previste per Android 15, includendo anche quelle che non saranno subito evidenti.

Una delle principali aree di miglioramento è l’autonomia della batteria. Android 15 porterà miglioramenti che permetteranno ad alcuni dispositivi di ottenere fino a tre ore di autonomia in più in modalità stand by. Parallelamente, Wear OS 5, il sistema operativo per dispositivi indossabili di Google, offrirà un’efficienza energetica superiore, riducendo il consumo del 20% rispetto alla versione precedente, Wear OS 4.

Sameet Samat, presidente dell’ecosistema Android, ha discusso con Mishaal Rahman su come Wear OS 5 sia riuscito a raggiungere questi risultati. Le ottimizzazioni hanno ridotto il tempo necessario affinché il chip principale degli smartwatch torni in modalità sleep dopo un risveglio per registrare dati sanitari. Inoltre, Wear OS 5 posticiperà molte attività in background a quando lo smartwatch è in carica, anziché eseguirle mentre è al polso dell’utente. Questa strategia, ha spiegato Samat, rappresenta una sfida non solo per Wear OS, ma anche per Android nel decidere il momento migliore per eseguire attività in background.

Per quanto riguarda Android 15, la gestione energetica si basa su miglioramenti introdotti già dalla versione 6.0. La modalità doze, che raggruppa i task in background per eseguirli quando il dispositivo è inutilizzato e a schermo spento, è una delle chiavi di questa gestione. Dave Burke, VP of Engineering for the Android Platform, ha spiegato che con Android 15 questa modalità sarà ulteriormente perfezionata.

I dispositivi con Android 15 entreranno in modalità doze il 50% più rapidamente rispetto ad Android 14. Questo miglioramento si tradurrà in un significativo incremento dell’autonomia in standby, arrivando fino a tre ore su determinati dispositivi. Burke ha evidenziato come questo risultato sia stato ottenuto grazie a test interni che hanno confermato l’efficacia di queste ottimizzazioni.

In sintesi, Android 15 promette di apportare notevoli miglioramenti in termini di design, funzionalità e soprattutto autonomia della batteria. Le ottimizzazioni della modalità doze e le nuove strategie di gestione delle attività in background rappresentano passi importanti verso un utilizzo più efficiente dell’energia. Wear OS 5 seguirà la stessa direzione, offrendo un’ulteriore riduzione del consumo energetico, migliorando l’esperienza utente sui dispositivi indossabili.

Google continua così a dimostrare il suo impegno nell’ottimizzazione delle prestazioni e nella ricerca di soluzioni innovative per prolungare l’autonomia dei dispositivi, offrendo agli utenti una esperienza d’uso sempre più fluida e duratura. Con Android 15 e Wear OS 5, il futuro della tecnologia mobile e indossabile sembra sempre più orientato verso l’efficienza energetica e la sostenibilità.

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Una delle principali aree di miglioramento è l’autonomia della batteria. Android 15 porterà miglioramenti che permetteranno ad alcuni dispositivi di ottenere fino a tre ore di autonomia in più in modalità stand by. Parallelamente, Wear OS 5, il sistema operativo per dispositivi indossabili di Google, offrirà un’efficienza energetica superiore, riducendo il consumo del 20% rispetto alla versione precedente, Wear OS 4.

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Per quanto riguarda Android 15, la gestione energetica si basa su miglioramenti introdotti già dalla versione 6.0. La modalità doze, che raggruppa i task in background per eseguirli quando il dispositivo è inutilizzato e a schermo spento, è una delle chiavi di questa gestione. Dave Burke, VP of Engineering for the Android Platform, ha spiegato che con Android 15 questa modalità sarà ulteriormente perfezionata.

I dispositivi con Android 15 entreranno in modalità doze il 50% più rapidamente rispetto ad Android 14. Questo miglioramento si tradurrà in un significativo incremento dell’autonomia in standby, arrivando fino a tre ore su determinati dispositivi. Burke ha evidenziato come questo risultato sia stato ottenuto grazie a test interni che hanno confermato l’efficacia di queste ottimizzazioni.

In sintesi, Android 15 promette di apportare notevoli miglioramenti in termini di design, funzionalità e soprattutto autonomia della batteria. Le ottimizzazioni della modalità doze e le nuove strategie di gestione delle attività in background rappresentano passi importanti verso un utilizzo più efficiente dell’energia. Wear OS 5 seguirà la stessa direzione, offrendo un’ulteriore riduzione del consumo energetico, migliorando l’esperienza utente sui dispositivi indossabili.

Google continua così a dimostrare il suo impegno nell’ottimizzazione delle prestazioni e nella ricerca di soluzioni innovative per prolungare l’autonomia dei dispositivi, offrendo agli utenti una esperienza d’uso sempre più fluida e duratura. Con Android 15 e Wear OS 5, il futuro della tecnologia mobile e indossabile sembra sempre più orientato verso l’efficienza energetica e la sostenibilità.

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